L'Esposizione
Tutorial
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Introduzione
Comprare una macchina fotografica di un certo livello ma continuare a scattare in automatico ha poco senso. Uno dei pregi delle reflex o delle mirrorless è che ti permettono di essere creativo. Pensa alla miriade di accessori ottici con cui puoi fare qualsiasi tipo di fotografia, pensa alla varietà di obiettivi disponibili per ogni tua esigenza creativa...
Tuttavia, non potrai mai sviluppare la tua creatività e non riuscirai mai a diventare un buon fotografo scattando in automatico. Infatti, quando scatti in automatico, o in modalità "Program", ti limiti a comporre, lasciando alla macchina fotografica la regolazione dell'Esposizione, che è un processo altrettanto importante!
Ho già pubblicato un tutorial sulla Composizione. Se non lo hai letto, ti invito a farlo cliccando su questo link.
Oggi, invece, ti voglio parlare dell'esposizione. Sapere esporre correttamente è un passaggio fondamentale per la "costruzione" di una buona fotografia. E' un lavoro che la macchia fotografica raramente riesce a fare bene. Sebbene la tecnologia abbia fatto enormi passi avanti, la macchina fotografica non ha ancora sviluppato un "occhio fotografico" o una "visione fotografica", quindi non riesce a interpretare correttamente la scena e, soprattutto, non riesce a leggerti nella mente per capire quale risultato tu voglia ottenere. Per esempio, affinché suscitino emozione, alcune scene vanno lasciate buie e altre vanno lasciate luminose; invece la macchina fotografica tenderà a schiarire le scene buie e a ridurre la luminosità nelle scene luminose!
Solo la tua creatività può superare questi limiti e per farlo devi imparare ad esporre. Devi essere tu ad avere il pieno controllo del processo di formazione dell'immagine. Devi essere tu l'unico autore della tua fotografia.
Se sei capitato su questa pagina forse è perché vuoi imparare a fotografare bene, forse è perché vuoi imparare a esporre correttamente.
Allora rilassati e preparati alla lettura di questo tutorial: non sarà lungo e non sarà difficile...
I parametri dell'esposizione
Fotografare significa "scrivere" o "disegnare" con la luce. Il risultato di uno scatto è una immagine più o meno luminosa. Ciò dipende dalla quantità di luce che arriva sul sensore (o sulla pellicola). Per regolare la "quantità" di luce hai a disposizione 2 parametri:
- Apertura del diaframma
- Tempo di esposizione
Apertura del diaframma
Parlo di un diaframma posizionato all'interno dell'obiettivo, formato da un certo numero di lamelle che si aprono e chiudono a iride. Le lamelle formano un foro più o meno grande attraverso cui passa la luce. Più è grande il foro (maggiore apertura), maggiore è la quantità di luce che passa. Il diaframma si apre e chiude su posizioni ben precise in base a una scala di valori preceduti dal simbolo f/. Guarda lo schema che segue:
Una tipica scala dei diaframmi possiede i seguenti valori impostabili:
f/2.8 - f/4.0 - f/5.6 - f/8.0 - f/11 - f/16 - f/22
Alcuni obiettivi possono essere ancora più "luminosi", arrivando a f/1.8, f/1.2 o, addirittura f/1.0 (e anche meno!). Dal lato opposto, possono essere ancora più chiusi e arrivare a f/32.
In questa scala, il passaggio da un valore a quello immediatamente adiacente corrisponde al raddoppio oppure al dimezzamento della quantità di luce che passa. Si dice che la differenza è di 1 stop.
Ricorda: a numero piccolo corrisponde maggiore apertura, quindi più luce; a numero grande corrisponde piccola apertura, quindi meno luce.
Quando regoli l'apertura del diaframma modifichi inevitabilmente anche la zona di scena che viene messa a fuoco. La profondità di campo è quella parte di inquadratura che sembra a fuoco contemporaneamente in corrispondenza del soggetto, davanti al soggetto e dietro al soggetto. Più apri il diaframma e più si riduce la profondità di campo; più chiudi il diaframma e più aumenta la profondità di campo. Per esempio, per avere a fuoco sia il soggetto sia il paesaggio sullo sfondo, devi avere una grande profondità di campo. Per ottenerla devi chiudere il diaframma.
Osserva l'immagine seguente, che mostra un filare di alberi dal più vicino al più lontano. Se il diaframma è molto aperto hai una profondità di campo molto limitata. Solo alcuni alberi sembrano sufficientemente a fuoco (la freccia rossa indica l'ampiezza della profondità di campo).
Chiudendo un po' il diaframma ottieni la seguente immagine, dove la profondità di campo è maggiore:
Se chiudi ancora di più il diaframma ottieni la seguente immagine:
Ti consiglio di evitare di chiudere troppo il diaframma in quanto la qualità dell'immagine diminuirebbe drasticamente. Cerca di non chiudere oltre f/16.
Tempo di esposizione
All'interno della macchina fotografica, davanti al sensore, c'è il cosiddetto otturatore. Volendo schematizzare molto il concetto, ti dirò che si tratta di una tendina che si apre (e poi si chiude) quando premi il pulsante di scatto. La durata dell'apertura determina il tempo di esposizione. Più tempo la tendina rimane aperta, maggiore è il tempo di esposizione (cioè, il sensore rimane esposto alla luce per più tempo, fornendo un'immagine più luminosa).
Una tipica scala dei tempi possiede i seguenti valori impostabili:
30" - 15" - 8" - 4" - 2" - 1" - 0"5 - 4 - 8 - 15 - 30 - 60 - 125 - 250 - 500 - 1000 - 2000 - 4000 - 8000
Ora ti spiego che cosa significano questi valori. I primi sette sono accompagnati dal simbolo " (che sta per secondi): 30 secondi, 15 secondi, etc., fino a 0.5 secondi (zero virgola cinque secondi, ovvero mezzo secondo di esposizione). I valori che vengono dopo non si leggono in "secondi" ma in "frazioni di secondo": 4 corrisponde a 1/4 (un quarto) di secondo, 1000 corrisponde a 1/1000 (un millesimo) di secondo, e così via.
Anche in questo caso il passaggio da un valore a quello adiacente è pari a 1 stop e corrisponde al raddoppio oppure al dimezzamento della quantità di luce che viene registrata.
Ricorda: se accanto al numero c'è il simbolo ", allora a numero grande corrisponde un maggior tempo di esposizione, e viceversa; se non c'è il simbolo ", allora a numero grande corrisponde un minore tempo di esposizione, e viceversa.
Quando imposti il tempo di posa devi fare attenzione al tipo di soggetto che vuoi fotografare. Se il soggetto si muove devi usare un tempo di posa breve per poter "congelare" il movimento.
Se il soggetto è fermo puoi usare anche un tempo di esposizione più lungo.
Impostare l'apertura e il tempo
Regolare l'esposizione, cioè "esporre", significa impostare l'apertura e il tempo per ottenere un'immagine in cui parti luminose e parti scure abbiano un aspetto gradevole.
Solitamente fai in modo che sia nelle luci sia nelle ombre ci siano dettagli (luci non "bruciate" e ombre non "chiuse"). Un'immagine di questo tipo si dice che è "correttamente esposta".
Se, invece, ottieni un'immagine tanto luminosa da aver perso dettagli su alcune luci, la tua immagine è "sovraesposta".
Al contrario, se ottieni un'immagine tanto scura da aver perso dettagli nelle ombre, la tua immagine è "sottoesposta".
A questo punto ti starai chiedendo: come faccio a capire quali parametri impostare? Te lo spiego subito...
La macchina fotografica dispone di uno strumento che si chiama ESPOSIMETRO. L'esposimetro è un sensore capace di leggere il livello di luce delle varie parti della scena. Sul display della macchina, sul monitor posteriore e anche attraverso il mirino, compare una scala graduata con un indice che si muove a seconda di come imposti l'apertura e il tempo.
Accendi la macchina fotografica, inquadra una scena e osserva attraverso il mirino: potresti vedere una scala di questo tipo (può differire in base alla marca e al modello):
In questo esempio i numeri indicano rispettivamente (da sinistra a destra): 1/125 di secondo, f/8.0, 100 ISO di sensibilità (della sensibilità ti parlerò dopo). Concentrati sulla scala graduata: l'indice è spostato verso destra rispetto al centro della scala. Questo significa che l'esposimetro ti sta indicando che l'immagine è sovraesposta (troppo luminosa). Nell'esempio è sovraesposta di quasi 2 stop!
Poiché l'immagine è troppo luminosa, devi intervenire riducendo l'apertura oppure impostando un tempo di posa più veloce, oppure sia l'uno sia l'altro, fino a che l'indice non si posizioni al centro.
Sotto puoi vedere un esempio di immagine sovraesposta:
L'esempio seguente è relativo, invece, a un'immagine sottoesposta:
In questo caso la sottoesposizione è di poco più di 1 stop. Devi aumentare l'apertura, oppure il tempo di posa, o entrambi.
Ecco come deve presentarsi l'indice dell'esposimetro per avere un'immagine bene esposta (nella maggior parte dei casi):
Per valutare il risultato devi scattare una fotografia e osservarla sul monitor della fotocamera. Se il risultato non ti piace modifica nuovamente i parametri e ripeti lo scatto.
Devi sapere, però, che esiste un altro metodo per valutare se l'esposizione è corretta. Ma te lo spiegherò in un altro tutorial.
A volte i contrasti tra luci e ombre sono così alti che non riuscirai a ottenere un buon risultato! In questi casi dovrai sacrificare o i dettagli nelle luci o i dettagli nelle ombre. Nelle silhouette al tramonto, per esempio, si sacrificano i dettagli nelle ombre (scena sottoesposta).
Un terzo parametro in aiuto: la Sensibilità
Ti sarai accorto che sulla macchina fotografica è possibile impostare un terzo parametro: la sensibilità. Un tempo le pellicole avevano una "sensibilità". Più una pellicola era sensibile, più luce raccoglieva a parità degli altri due parametri. Per fotografare con sensibilità maggiori (fotografie in interni bui oppure di sera, senza flash, fotografia astronomica, etc.) bisognava usare pellicole ad alta sensibilità: 400, 800, 1000, 1600 ISO, e così via. Questo, però, voleva dire sostituire la pellicola. Sulle macchine digitali è possibile impostare una sensibilità in un range di valori senza dovere sostituire il sensore. Ed è una grande comodità, fidati di chi ha lavorato con le pellicole per più di vent'anni, alternando fotografia astronomica, paesaggio e natura in pochi giorni!
La sensibilità è espressa in ISO. In una scena sufficientemente luminosa devi impostare un basso valore ISO. Puoi aumentare gli ISO quando fotografi di sera, dentro casa senza flash, al cielo stellato, etc.
Purtroppo alle maggiori sensibilità corrisponde un aumento del rumore. Significa che l'immagine appare sporca e meno nitida!
Finché puoi, ti consiglio di tenere gli ISO impostati al valore più basso. In questo modo le tue fotografie saranno sempre più nitide.
Profondità di campo, movimento, rumore. Il triangolo dell'esposizione
Regolare l'esposizione vuol dire leggere l'esposimetro e impostare i giusti valori di apertura e tempo. Ricorda che la sensibilità la devi lasciare impostata sul valore più basso (100 ÷ 200 ISO) e la devi aumentare solo se necessario.
Valuta la tipologia di soggetto e la scena nel suo insieme. Se il soggetto si muove devi scegliere con attenzione il tempo di posa. Se ti serve una grande profondità di campo devi scegliere la giusta apertura di diaframma.
Se la scena è buia e devi usare un tempo di posa molto breve, allora devi aprire molto il diaframma; però, se ti si riduce molto la profondità di campo, allora devi sopperire aumentando gli ISO oppure devi usare il flash.
Come vedi, le combinazioni possibili sono tante. Devi fare delle prove e valutare i risultati di volta in volta.
Ti lascio con il triangolo dell'esposizione, che riassume i concetti che ti ho spiegato.
Il triangolo dell'esposizione ti fa vedere come sono legati i tre parametri che controllano l'esposizione e l'effetto che ogni parametro produce sull'immagine.
Se usi un'apertura maggiore, puoi impostare una sensibilità minore.
Se usi un'apertura minore, devi impostare un tempo lento. Ma fai attenzione al mosso!
Se usi un tempo veloce, devi impostare un'apertura maggiore. Ma fai attenzione alla profondità di campo! D'altronde potresti aumentare gli ISO, ma dovresti fare attenzione al rumore!
Come già detto, sono possibili tante combinazioni. Valuta sempre la scena e il soggetto e fai delle prove. Vedrai che con la pratica imparerai a gestire efficacemente l'esposizione.
Nei prossimi tutorial ti parlerò di concetti importanti legati all'esposizione. Non perderti i prossimi aggiornamenti.
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Comprare una macchina fotografica di un certo livello per poi scattare in automatico ha poco senso. Uno dei pregi delle reflex o delle mirrorless è che vi permettono di essere creativi. Sapere esporre correttamente è un passaggio fondamentale per la costruzione di una buona fotografia. Ed è un lavoro che la macchina fotografica raramente riesce a fare bene. Solo la vostra creatività può superare i limiti della fotocamera, ma per farlo dovete imparare ad esporre. Dovete essere voi ad avere il pieno controllo... MAGGIORI INFORMAZIONI
SU QUESTO LAVORO
Categoria:
Tutorial
Note:
Un facile tutorial sull'esposizione, con consigli pratici.
Attrezzatura:
Quando ho scritto l'articolo:
Maggio 2020
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