Tutorial - L'Istogramma - FP Nature and Landscape Photography

FELICE PLACENTI
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L'Istogramma

(in fotocamera)

Tutorial

Tecniche di esposizione



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 tutorial istogramma


Introduzione

Nei precedenti tutorial ti ho parlato di Esposizione, Esposimetro e modalità di misurazione. Si tratta di concetti che devi conoscere se vuoi scattare in modalità manuale, per avere il massimo controllo sulla realizzazione delle tue fotografie. Sapere esporre e sapere comporre sono due abilità che si trovano alla base della tua creatività. E sono fondamentali.

Se non lo hai ancora letto, ti consiglio di dare un'occhiata al mio tutorial sulla composizione.

Ti ho anticipato che esistono diversi metodi che ti consentono di esporre correttamente le tue fotografie. Ti ho anche detto che puoi visionare il risultato sul monitor posteriore della tua macchina fotografica.
Oggi voglio farti fare un ulteriore passo in avanti: voglio parlarti dell'istogramma. Ma non ti preoccupare, non farò una lezione di matematica sui grafici!

In fotografia ti imbatterai in molti tipi di istogramma: li potrai vedere sul monitor della tua macchina fotografica o nei programmi di fotoritocco. Potranno essere di Luminosità o RGB (Red, Green e Blue). Oggi ti parlerò dell'istogramma di luminosità che si usa in fotocamera per valutare l'esposizione di una scena.

Prendi la tua macchina fotografica, mettiti comodo e preparati a leggere questo facile e breve tutorial.


L'istogramma

Visionare il risultato dello scatto sul monitor della fotocamera non ti garantisce che porterai a casa una buona fotografia. Infatti, l'immagine che appare sul monitor della macchina fotografica non sempre rispecchia i colori e la luminosità dell'immagine effettivamente registrata. Qualche volta le piccole differenze possono ingannarti e farti credere che l'immagine sia correttamente esposta, oppure sottoesposta o sovraesposta.
Su questo aspetto della faccenda influisce, per esempio, la luminosità del monitor, impostata sulla fotocamera. Ti faccio un esempio: il monitor della mia reflex mi fa vedere le immagini più scure di quanto non lo siano in realtà; eppure l'ho regolato alla massima luminosità!

Quello che cerco di farti capire è che puoi verificare il risultato osservando sul monitor l'immagine appena scattata, ma non puoi considerarlo attendibile al 100%.
L'istogramma, invece, non ti dice bugie. Inoltre, lo puoi visionare sia in fase di scatto (sovrapposto all'immagine da registrare), sia dopo (sovrapposto all'immagine registrata).

Ma che cos'è l'istogramma?
Per questo tutorial cercherò di non essere troppo "tecnico", quindi userò una terminologia di facile comprensione, anche se un po' approssimativa.

Per prima cosa corri a prendere la tua macchina fotografica, accendila, inquadra qualcosa e fai in modo di visualizzare l'istogramma della luminosità. Se non sai come fare, sfoglia il manuale d'uso.
L'istogramma è un grafico della luminosità. Può avere l'aspetto del disegno sottostante:

istogramma


Il grafico mostra l'andamento della luminosità dei pixel da sinistra a destra (asse orizzontale, ovvero asse delle ascisse).
A sinistra vi sono le ombre (i toni scuri).
A destra vi sono le luci (i toni chiari).
Al centro vi sono i toni medi (i mezzi toni).
All'estrema sinistra vi sono i neri, cioè le ombre chiuse, prive di dettagli.
All'estrema destra vi sono i bianchi, cioè le luci bruciate, anch'esse prive di dettagli.

Sull'asse verticale (asse delle ordinate) vi sono le quantità di pixel per ciascun livello di luminosità.

Se hai la macchina fotografica a portata di mano fai questa prova: accendila e attiva la visualizzazione dell'istogramma; adesso muovila inquadrando diverse scene, da quelle più luminose a quelle più scure, e osserva come cambia l'istogramma.
Quando inquadri le scene buie, l'istogramma si porta sulla parte sinistra del grafico. Viceversa, quando inquadri le scene luminose, l'istogramma si sposta verso la destra del grafico.
La stessa cosa succede quando apri o chiudi il diaframma, quando aumenti o riduci il tempo di posa e quando aumenti o diminuisci la sensibilità: l'istogramma cambia.

Ti faccio vedere le principali situazioni che ti possono capitare.


1a situazione:


istogramma


Nell'istogramma che vedi sopra la maggior quantità di pixel ricade nella parte sinistra del grafico, dove ci sono le ombre (toni scuri). Questo istogramma ti indica che l'immagine è scura (ma non è detto che sia sottoesposta).
Per correggere l'esposizione hai quattro possibilità:

  1. aprire il diaframma
  2. aumentare il tempo di posa (impostare una posa più lunga)
  3. aumentare la sensibilità ISO
  4. usare una combinazione delle prime tre


2a situazione:


istogramma


In quest'altro istogramma la maggior parte dei pixel è concentrata a destra, nella zona delle luci (toni chiari). Questo vuol dire che l'immagine è troppo luminosa (ma non è detto che sia sovraesposta).
Per correggere l'esposizione hai, come al solito, quattro possibilità. In questo caso, però, sono opposte alla situazione precedente:

  1. chiudere il diaframma
  2. diminuire il tempo di posa (impostare una posa più breve)
  3. diminuire la sensibilità ISO
  4. usare una combinazione delle prime tre


3a situazione:

istogramma


 
In questo terzo istogramma puoi vedere che la distribuzione dei pixel è molto ampia, va da sinistra a destra ed è concentrata maggiormente nei mezzi toni (area centrale del grafico). Quando ti si presenta un istogramma di questo tipo vuol dire che l'immagine è correttamente esposta.
Se vuoi fotografare una scena più o meno omogenea quanto a livelli di luminosità e senza grandi contrasti tra parti luminose e parti scure, un istogramma di questo tipi ti garantisce un'esposizione corretta.

 

 
Situazioni particolari
 
 
Osserva i due istogrammi che seguono:

istogramma

istogramma

In entrambi i casi la maggior parte dei pixel è concentrata a sinistra. In entrambi i casi l'immagine è scura.
Nel primo caso, però, le ombre contengono ancora dettagli. Questa è una buona notizia poiché al PC puoi schiarire un po' le ombre per fare emergere i dettagli.
Nel secondo caso, invece, l'istogramma tocca la parte sinistra. Questo vuol dire che una buona parte di pixel è così scura che non registra nulla. Si dice che ricade al di fuori della gamma dinamica del sensore (te ne parlerò in un altro tutorial). E' una brutta situazione, poiché vuol dire che nell'immagine ci saranno ombre chiuse, prive di dettaglio. Nemmeno al PC riuscirai a far venire fuori i dettagli, semplicemente perché i dettagli non verranno registrati nel file. Le parti scure rimarranno perfettamente nere.

Ti faccio vedere i casi opposti. Osserva questi altri due istogrammi:

istogramma

istogramma


Rispetto a prima, la maggior parte dei pixel è a destra. L'immagine è chiara in entrambi i casi.

Però nel primo caso le luci contengono ancora dettagli. Ottima cosa, poiché al PC puoi diminuirne un po' la luminosità per fare emergere i dettagli.
Invece nel secondo caso l'istogramma tocca la parte destra. Questo vuol dire che una buona parte di pixel è così luminosa che non registra nulla. Anche in questo caso ricade al di fuori della gamma dinamica del sensore. Anche questa è una brutta situazione, poiché vuol dire che nell'immagine ci saranno luci bruciate, prive di dettaglio. Come nel caso precedente, i dettagli non verranno registrati nel file. Le parti luminose rimarranno perfettamente bianche.


 
Saper interpretare l'istogramma
 
 
Ovviamente le cose non sono mai così semplici. Nella realtà si complicano un po'!
 
Immagina di voler fotografare la luna sullo sfondo scuro. Poiché vuoi esporre per la luna (soggetto piccolo rispetto al resto della scena), usi la modalità di misurazione spot, con lo spot puntato sulla luna, e poi regoli di conseguenza l'esposizione.
 
L'istogramma ti appare con una forma simile a quella che segue, ma la luna sarà correttamente esposta. Questo succede in quanto l'istogramma, giustamente, prende in considerazione i livelli di luminosità di tutta la scena, quindi anche i livelli delle zone scure che circondano la luna.

istogramma


Guardando l'istogramma sai che hai perso dettagli nelle ombre. Ma la luna, su cui hai regolato l'esposizione, è esposta correttamente.
Se provi a correggere l'esposizione aumentando il tempo di scatto o aprendo il diaframma, o aumentando gli ISO, schiarisci l'immagine e l'istogramma si porta verso la parte centrale. Purtroppo, però, la luna viene sovraesposta (prima era esposta correttamente). In questi casi, quindi, non devi seguire le indicazioni dell'istogramma (soggetto luminoso e piccolo, resto della composizione scuro).

Adesso immagina di voler fotografare delle foglioline scure sulla neve molto luminosa. In questo caso esponi per le foglie (se, invece, regolassi l'esposizione sulla neve l'esposimetro ti farebbe sottoesporre l'immagine poiché lui "penserebbe" che la scena sia troppo luminosa). Ecco l'istogramma che potresti ottenere esponendo sulle foglie:

istogramma

Questo succede in quanto la scena è molto chiara con piccole macchie scure (le foglioline). Se cerchi di correggere l'istogramma chiudendo il diaframma, oppure diminuendo il tempo di posa o, ancora, diminuendo gli ISO, la neve diventa più scura ma le foglioline vengono sottoesposte! Quindi neanche in questo caso devi seguire le indicazioni dell'istogramma (soggetto scuro e piccolo, resto della composizione chiaro).

Come vedi, pur potendo usare diversi metodi per esporre, devi sempre imparare a usare la tua mente, capire quando l'esposimetro e l'istogramma di danno delle informazioni fuorvianti e agire di conseguenza con le tue scelte personali. E' un concetto che ripeto in continuazione: devi essere tu a saper usare la luce per dipingere le tue fotografie; non la macchina fotografica.

Ricorda che se scatti in formato raw (te ne palerò in un prossimo tutorial), hai la possibilità di apportare piccole correzioni ai livelli di luminosità, alle ombre, alle luci e al contrasto. Non si tratta di "elaborare" l'immagine ma semplicemente di "svilupparla", proprio come si faceva al tempo delle pellicole. I fotografi inesperti pensano che la fotografia non si dovrebbe "post-produrre", che la si dovrebbe lasciare così come vien fuori dalla macchina fotografica, in formato jpg. Questo è un errore! Lasciare la fotografia così come la sforna la macchina fotografica significa farla elaborare (post produrre) al processore della macchina fotografica. Detto in altre parole, significa lasciar fare l'elaborazione alla macchina fotografica, perdere dettagli nelle ombre o nelle luci (dettagli che i nostri occhi, al contrario, hanno visto durante lo scatto).

A questo proposito ti ricordo un'altra cosa: tutte le volte che sulla macchina fotografica imposti i parametri di nitidezza, contrasto, saturazione, riduzione del rumore, ecc. fai proprio un'elaborazione. La differenza è che la fai sulla macchina fotografica piuttosto che al PC.

Ovviamente non ti sto dicendo di cambiare un cielo bianco con un cielo azzurro pieno di nuvole, o di incollare al paesaggio un fulmine preso da un'altra foto... questa sarebbe digital art e non Fotografia.

In questo tutorial non ti ho parlato degli istogrammi RGB in quanto, per il momento, non ti servono.



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Comprare una macchina fotografica di un certo livello per poi scattare in automatico ha poco senso. Uno dei pregi delle reflex o delle mirrorless è che vi permettono di essere creativi. Sapere esporre correttamente è un passaggio fondamentale per la costruzione di una buona fotografia. Ed è un lavoro che la macchina fotografica raramente riesce a fare bene. Solo la vostra creatività può superare i limiti della fotocamera, ma per farlo dovete imparare ad esporre. Dovete essere voi ad avere il pieno controllo... MAGGIORI INFORMAZIONI

SU QUESTO LAVORO

Categoria:
Tutorial

Note:
Un facile tutorial sull'uso dell'istogramma in fotocamera e sulla sua corretta interpretazione.


Attrezzatura:


Quando ho scritto l'articolo:
Maggio 2020


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